mercoledì 20 febbraio 2008

Appello per la ricandidatura di Mauro Bulgarelli al Senato


Alle segreterie di PRC, PDCI, Federazione dei Verdi, SD


Il processo di unità a sinistra che si è aperto in questi ultimi mesi, pur nelle contraddizioni e nei limiti che lo caratterizzano, può rappresentare una occasione di unità per realtà che operano già da tempo in sintonia su molti temi in Sardegna.

Il lavoro comune sul territorio ha anticipato, dentro e fuori le realtà dei partiti politici organizzati, un processo di sintesi che le segreterie e gli apparati stentano a costruire se non attraverso forme di divisione di quote e spazi di rappresentanza. Questo lavoro non ha significato la cancellazione delle diverse realtà e delle diverse sensibilità, ne' la negazione dello specifico di ognuno, né smania di nuovismo. E' stata invece la dimostrazione reale che è possibile condividere percorsi politici comuni tra circoli, singoli e associazioni che condividono comuni obiettivi, pur nel mantenimento dei differenti approcci.

E' con questo spirito che le associazioni, i circoli e i singoli promotori di questo appello chiedono di poter esprimere la loro opinione anche sulle candidature per le prossime elezioni politiche anticipate, che vedranno anche in Sardegna la presentazione di una lista unitaria a sinistra. Ciò è necessario, a nostro avviso, anche e sopratutto perché la legge elettorale attuale mette nelle mani delle segreterie nazionali dei partiti un enorme potere di decisione su chi dovrà finire in parlamento e quindi rischia di escludere dal processo decisionale l'ambito locale, dove, siamo convinti, l'unità sul fare - senza che nessuno rinunci alla propria identità - è ad uno stato più avanzato che al centro.

Esempi di realtà locali come quello della lista di Alghero Viva hanno dimostrato che il protagonismo di settori di sinistra spesso esterni alle soggettività fondanti della lista unitaria a Sinistra, possono pagare anche dal punto di vista elettorale.

Con questo appello, che rivolgiamo a chi ha voce in capitolo nella compilazione delle liste - ossia alle segreterie di PRC, PDCI, Federazione dei Verdi e Sinistra Democratica - esprimiamo la volontà di veder ricandidato al senato della repubblica Mauro Bulgarelli.

Già nella scorsa tornata elettorale gruppi più o meno formalizzati, comitati spontanei, realtà associative e singoli militanti di partito o di movimento hanno costituito una rete di sostegno di una candidatura che veniva sentita come fortemente rappresentativa delle lotte e delle vertenze del territorio, dando un contributo essenziale alla sua elezione. Dalle lotte sulle servitù militari alla questione dell'Uranio Impoverito, dalla solidarietà internazionale alla costruzione di un diverso modello di sviluppo per la Sardegna, dalle lotte per il diritto alla salute alle risposte alla repressione giudiziaria delle istanze che emergono nella società sarda fino, naturalmente, alla tutela dell'ambiente, alle lotte per il lavoro, alla lotta contro la guerra e alla lotta contro le politiche repressive sui migranti Mauro Bulgarelli ha rappresentato sempre un punto di riferimento unitario. Ha sempre svolto un lavoro di servizio che utilizzasse i luoghi di rappresentanza
cercando di forzarne i residuali margini di agibilità e utilità. E' sempre stato un compagno in parlamento, e le statistiche sul lavoro dei parlamentari sono testimoni di questa sua attività. A queste ragioni si aggiunga anche la considerazione che la legislatura si è conclusa dopo venti mesi lasciando interrotto il lavoro che si è portato avanti con le realtà territoriali. Per queste ragioni una candidatura come quella di Mauro Bulgarelli contribuirebbe a ricompattare la sinistra in Sardegna,
fuori e dentro i partiti, sottraendo spazio al non voto. Per questi motivi riteniamo che la sua presentazione come capolista al senato alle prossime elezioni politiche possa costituire un utile passo verso una unità del fare a partire dalle esigenze e dai conflitti presenti in Sardegna, rappresentando una sintesi dal basso del lavoro politico unitario che emerge dalle realtà territoriali.

Per adesioni: unitadalbasso@yahoo.it


Primi firmatari

Associazioni
Alghero Viva -- Lista Municipalista
Associazione Amicizia Sardegna Palestina
Associazione Circolo culturale ARCI "Via Margutta" (Portotorres - SS)
Associazione Culturale "La città di Ar" -- Sassari
Associazione Culturale Circolo del Cinema Laboratorio 28 FICC - (Cagliari)
Associazione Culturale Don Chisciotte (Cagliari)
Associazione Culturale Interno 4 (Rimini)
Associazione Culturale Ambientalista SardegnAmbiente (Porto Torres)
Associazione Ecologista Linea Adriatica (Riccione)
Assotziu Consumadoris de Sardinia
Associazione Oscar Romero - Milano
Cantiere Sociale Alghero (SS)
Circolo PRC "Antonio Gramsci" Cagliari
Circolo PRC Burgos (SS),
Circolo PRC "Pajetta" Alghero (SS)
Circolo PRC 'Playa Giron' -- Serrenti (MC)
Circolo PRC "Enrico Berlinguer" -- Usini (SS)
Circolo PRC studentesco "Majakovskij" - Sassari
Comitato Popolare di Difesa Ambientale del Sarrabus
Comitato Sardo Gettiamo Le Basi
Comitato Vittime da Uranio - Cagliari
Consulta delle terre libere
Festa dei Popoli in Lotta - Tula (SS)
Giap (Associazione politico-culturale, Cagliari)
Le donne de L'Alguer
Mesa Municipale de L'Alguer
Progetto Città - Cantiere Sociale (Riccione)
Sardinnya Y Libertat
Verdi di Gavoi (NU)
Verts De L'Alguer



Singoli:
Giulietto Chiesa (Parlamentare Europeo), Salvatore Marino (Assessore al Lavoro Provincia di Sassari -- PRC), Franco Dore (Segretario Circolo PRC Gavoi - NU), Rosaria Congiu (Assessore all'Ambiente, Prov. di Cagliari), Aldo Borghesi (Sassari), Placido Cherchi (Antropologo), Maria Paba (Circolo PRC "Karl Marx" Nuoro), Efisio Pilleri (Segretario Politico Costituente Sardista), Angelo Diciotti (CUB Sardegna), Serafino Canepa (Cagliari Social Forum), Natasha Casu (Circolo PRC "Sartizu" - Quartu S. Elena - CA), Mattia Marras (Presidente Associazione Linea Gotica - Cagliari), Nicola Calledda (Circolo PRC Palmiro Togliatti - Cagliari), Alberto Masala (Poeta), Alessandro Serra (Coordinamento Nazionale Giovani Comunisti), Gianni Fresu (Comitato Politico Nazionale PRC), Giovanni Antonio Orunesu (Circolo di Olbia PRC -- CPR), Elia Puddu (Conigliere Comunale Tula), Enrico Mura (Collettivo Barbagia Reverde), Familiari di Valery Melis (Cagliari), Fawzi Ismail (Unione Democratica Arabo Palestinese -- Sardegna), Gigi Pittalis, (Portavoce dei Verdi di Portotorres), Ivan Urru (Assessore Comunale all'Ambiente di Gavoi - NU), Massimiliano Meloni (Direttivo Circolo PRC Selargius), Matteo Quarantiello (Esecutivo GC PRC Sardegna), Nicole Cappai (Esecutivo GC PRC Sardegna), Riccardo Cocco (Segreteria del circolo PRC di Selargius), Roberto Nieddu (Comitato Politico Regionale del PRC), Michele Salis (Circolo PRC "Medilini" Macomer -- NU), Tullio Cipriano (Rete del nuovo municipio), Simone Angei (Presidente del consiglio provinciale degli studenti -- Cagliari), Valdo Di Nolfo (Consigliere Comunale Alghero), Alessandro Baldussi (Cagliari), Alessandro Fiorina (Cagliari), Andrea Olla (Cagliari), Antonello Vinci (Cagliari), Francesco Bachis (Università di Cagliari), Francesco Locci, Luisella Caria, Matteo Floris, Matteo Murgia (Giba), Piero Murgia (Giba), Raffaello Ugo (Cagliari), Rosalba Meloni (Cagliari), Valeria Deplano (Università di Cagliari), Antonello Zanda (Critico Cinematografico - Cagliari), Mariolina Falzari, Dina Raggio, Roberto Lugas, Luca Cogoni, Pinella Depau, Denise Sanna, Antonio Maria Pusceddu (Università di Cagliari), Giancarlo Cabrini (Olbia), Marianna Ollanu (Gergei), Giovanni Oliva (Alghero), Massimo Carboni (Cagliari), Sergio Durzu (Insegnante precario - Cagliari), Fabrizio Demontis (Lavoratore precario - Cagliari), Debora Manunta, Annalisa Porru (Insegnante Precaria - Simaxis - OR), Michele Zurru (Nurallao), Tiziana Ceroni (Università degli studi Roma III), Sandra Monaco (università degli studi Roma III), Piera Cerini (università degli studi Roma III), Cesare Fregola (università degli studi Roma III), Daniela Olmetti Peja (docente università degli studi Roma III), Giuliano Santoro (giornalista settimanale "Carta"), Viviana Macis (Cagliari), Maria Graziella Serra (Alghero - SS), Marta Anastasi (Ispettore del Lavoro - Nuoro), Massimo Aresu (Insegnate), Stefano Gallo (Alghero), Luisa Rosalia Gallo (Alghero), Salvatore Ceccotti (Alghero), Alessandro Cauli (Terralba - OR), Federica Pau (Marrubiu), Simona Pau (Marrubiu), Rosa Palmas (Marrubiu), Benedetto Pau (Marrubiu), Caterina Tani (Sassari), Aldo Cannas (Cagliari), Tatiana Cossu (Università di Cagliari), Luciano Scalettari (Giornalista - Milano), Leonardo Boscani (Artista - Sassari), Mario Galasso (Presidente Verdi Provincia di Rimini), Franca Ascani (Docente - Roma), Giulia Piccioni (Impiegata - Roma), Lucilla Barducci (Impiegata - Roma), Maria Settimia Ceroni (Impiegata - Londra), Dario Dessanai (Comitato Politico Federale PRC Cagliari - Circolo "Karl Marx" Selargius), Eros Campofiloni (Alghero), Barbara Caria (Musicista, San Sperate - CA), Federica Zuddas (impiegata Cagliari), Silvia Margagliotti (insegnante - Cagliari), Simona Putzolu (insegnante Ardauli - OR), Elisabetta Randaccio (Insegnante - Quartu S.E. - CA), Irma Ibba (Cagliari), Giorgia Mameli (insegnante, Cagliari), Alessio Bardino (studente - lavoratore - Assemini - CA), Franca Ascani (docente - Roma), Giuliana Piccioni (impiegata - Roma), Lucilla Barducci (impiegata - Roma), Marianna Pilleri (Giornalista), Antonio Canu (Sassari), Rita Marras (Sassari), Filippo Simula (Ittiri - SS), Vittorio Palenzona (Roma), Fausta Finazzer (docente - Roma), Carolina Galli (psicologa - Roma), Simona Sarti (pittrice - Roma), Giovanni , Rita Sirca (Insegnante, Nuoro), Barbara Sessini (Precaria - Iglesias - CA), Angelo Canini (libero professionista - Roma), Antonio Piccapane (lavoratore in mobilità - Roma), Bruna Bianchi (docente - Roma), Luigia Acciaroli (Università Roma Tre), Paola Cristofaro (sindacalista Cobas - Roma), Silvia Manca (Psicologa Tirocinante - Cagliari), Giuseppe Fadda (Sassari), Massimo Galimberti (Pomezia), Francesca Massa (Cagliari), Gianfranco Frisciotti, Frances Fahy (Docente di lingua inglese, Lamezia Terme), Piersabatino Deola, Massimo Zucchetti (Comitato Scienziate e Scienziati contro la guerra - Torino), Mary Frances Calabria (studentessa in medicina - Roma), Laura Bove (archivista - Roma), Serena Baldari (ricercatrice universitaria - Roma), Mario La Banca (lavoratore precario - Roma), Adriana Puzzonia (pensionata - Lamezia Terme), Franco Baldari (impiegato - Lamezia Terme), Vincenzo Baldari (assistente sociale - Bologna), Giuseppe Masi (storico - Lamezia Terme), Alessandro Pujia (insegnante elementare - Firenze), Daniele De Gregorio (liutaio - Bari), Giulia Sciarrone (Studentessa, Messina), Daniel Paone (Freelance, Maastricht), Vincenzo Ceravolo (Imprenditore, Vibo Valentia), Giovanna Rondinelli (impiegata, Pizzo), Renzo Calabria (Commercialista, Lamezia Terme, Carsten Wollenweber (giornalista, Roma), Lucia Giardinieri (Alghero, SS), Viviana Rossanese (Università Roma Tre), Luisa Colcerasa (dirigente scolastico - Università Roma Tre), Silverio Ceccarelli (dirigente scolastico - Roma), Loredana Lacivita (Università Roma Tre), Maurizio Pallante (Saggista, esperto di politiche ambientali), Massimiliano Farris (Universidad Complutense Madrid), Emilio Quinto (Giornalista, Roma), Fouad Roueiha, Emiliano Di Nolfo (Operatore culturale, Alghero), Paolo Giannace, Maria Grazia Saba (Circolo PRC "Angelo Frammartino", Bonorva), Paolo Erasmo (Militare di Carriera, Cagliari), Gabriele Monti (studente-alghero), Pierina Pes (insegnante-alghero), Daniele Monti (studente-alghero), Sandro Roggio (Architetto - Sassari), Andreuccia Marras (Impiegata, Sassari), Marilena Budroni, Quirico Migheli, Alberto Alberti, Virgilio Balmas, Giacomo Zara, Marco Murgia, Giovanni Garau, Ilaria Mannazzu (Università di Sassari), Tore Piana, Giovanna Baltolu (Sassari), Renata Deligios, Lucia Budroni, Valentina Cardias (Tissi, SS), Andrea Castangia (Cagliari), Riccardo Deplano (Cagliari), Andrea Sestu, Marino Cau, Agata Cabiddu, Riccardo Fadda (eco/artista, Porto Torres), Massimiliano Guareschi (scrittore, redattore rivista "Conflitti Globali", Milano), Chiara Martinelli (casalinga - Napoli), Maddalena D'Onofrio (casalinga - Caserta), Iole Cappuccio (docente - Roma), Ivana D'Innocenzo (impiegata - Caserta), Laura Leone (pensionata - Caserta), Adele Santillo (pensionata - Caserta), Umberto Martinelli (libero professionista - Napoli), Piero Ceroni (pensionato Roma), Lanteri Sebastiana (insegnante Sassari), Giagheddu Gavino (impiegato Monti), Andreana Seu (pensionata Monti), Luca Santarelli (Consigliere Federale Verdi Emilia Romagna), Clorinda Marrocco (pensionata - Caserta), Letizia Spalletta (psicoterapeuta - Roma), Cleonice Cherubini (ostetrica - Roma), Vincenzo Cortellessa (psicologo - Roma), Alessandra Barducci (farmacista - Roma), Laura Brini (pensionata - Roma), Giuseppe Testaverde (consulente - Roma), Emiliana Spalletta (avvocato - Roma), Antonio Mannu (Fotografo - Sassari), Gianluca Meloni (lavoratore telecomunicazioni), Giullia Mazzarelli (precaria, Cagliari), Marco Piredda (studente, Nuoro), Manrico De Angelis (parrucchiere - Roma), Stefano Catalani (impiegato - Roma), Maurizio Laus (impiegato - Roma), Catia De Angelis (casalinga - Roma) , Daniela Papadia (Pittrice), Pina Zappetto (Sassari), Luca Manchia (studente-Alghero), Sara Monti (educatrice-Alghero), Antonio Monti (veterinario-Alghero), Marco Manca (operaio-Alghero), Marinella Stochino (studentessa Nuoro), Gino Faedda (Alghero), Marilena Lallai (Circolo PRC "Sartizu" - Quartu S. Elena), Germano Casu (Circolo PRC "Sartizu" - Quartu S. Elena - CA), Sandro Casu (Circolo PRC "Sartizu" - Quartu S. Elena), Antonio Sciarrone (Impiegato - Pizzo (VV), Bachisio Bachis (Siliqua), Francesco Capuzzi (Carbonia), Michele Metta (Scrittore), Maria Pia D'Angella (Impiegata), Beppe Melis (Dirigente Scolastico, segreteria della Cub di Carbonia), Paolo Enrico (Ricercatore universitario, Università di Sassari), Paola Placido, Alessandro Zolo, Marco Ghinolfi (Comitato Politico Regionale PRC), Rosalinda Balia (Insegnante, Sassari), Isa Mariani (Componente esecutivo provinciale di Ravenna), Paolo Giustini (Impiegato, Roma), Stefania Zuccari (Impiegata, Roma), Mura Valeria (Cameria - Siliqua - CA), Bachis Carlo Maria (disoccupato - Siliqua - CA), Alessio Schirru (fotografo - Assemini - CA), Walter Falgio (Cagliari), Alessandro Baldussi, Dario Sorriso-Valvo (Consulente), Nadia Rondello (Studentessa - Alghero), Nicolino Rondello (Artigiano edile, Alghero), Michelina Manus (Casalinga, Alghero), Dessì Gabriele (macchinista, Ass.ne Italia-Cuba, Sassari), Luciano Della Scala (Genova), Sergio Loi (Napoli), Francesco Loi (Napoli), Marie-Claire Taroni (Napoli), Maria Leonarda Monti (Casalinga, Alghero), Francesco Manunta (Pensionato, Alghero), Ilaria Vincentelli (Commerciante, Sassari), Lia Ruggiu (Cantante Militante, Porto Torres), Sara Frau (Guest Assistant Manager), Arnaldo "Bibo" Cecchini (Facoltà di Architettura, Alghero), Giacomo Avagnina(praticante-Alghero),lorenza Sechi(studentessa-Alghero),Silvia Caria(lavoratrice-Alghero),Paola Caria(lavoratrice-Alghero), Simone Scala(studente-alghero),Caterina Corosu (pensionata-alghero), Alessandra Orrù (consulente del lavoro, Elmas - Ca), Marcello Mele (Imprenditore, Sassari), Claudia Crabuzza, Dorian Stacchini (Presidente C.F PDCI - Rimini), Eros Scala (artigiano-alghero), Giovanni Masia (Dirigente Verdi, Portotorres), Roberto Rizzati (Quartu S.E.), Gigliola Sulis (Ricercatrice, University of Leeds), Toni Torre, Maria Antonietta Salaris (Insegnante, Alghero), Alessandra Derriu (Alghero), Atene Maria Franca (C.P.N. del PRC-Sinistra Europea), Ugo Montixi, Stefano Corda (Operaio, Quartucciu), Maria Fancellu (Alghero), Riccardo Massa (Libero pensatore, Cagliari), Cesare Zedda (C.P.-PRC, Alghero), Natalia Casula (Alghero), Francesca Cuccu (Capoterra), Maria Teresa Fulghesu (Meana Sardo), Alberto Liscia (Coordinamento Giovani Comunisti Modena), Roberto Pacecca (università di Sassari), Galleri Giampiero (Alghero), Giuseppe Cellaura (pensionato Alghero), Musu Battista (pensionato Alghero), Pais Gianni (insegnante Alghero), Pes Giovanni (operaio Banari), Mureu Renato (Laerru), Casula Sandra (Laerru), Canu Salvatore (Laerru), Canu Luigi (Laerru), Canu Pasquale (Laerru), Mureu Franca (Laerru), Mureu Giovanni (Torino), Pes Giancarlo (Laerru), Mureu Tiziana (Arzachena), Casula Marcella (Sassari), Faedda Luigi (Alghero), Antoni Brundu (Consigliere comunale indipendente, Orani), Federico Francioni (Sassari), Lello Cau (Porto Torres), Priami Mondina (Alghero), Chessa Ignazio Gavino (Barcellona), Pinna Giovannina (Alghero), Martinez Pietro (Alghero), Susanna Fois (Casalinga, Cagliari), Maria Antonietta Collu (Alghero), Ivana Scalas (Studentessa, Cagliari), Maria Antonia Deidda (Casalinga, Cagliari), Marcella Casula (Sassari), Margherita Salvo (Alghero), Carlo Peltz (Alghero), Carlo Sedda (Poeta turritano, Porto Torres), Alberto Vitali (Prete, Milano), Nicoletta Lampis (Insegnante, Cagliari), Rosa Foddai (Sassari), Paolo Vivaldi (Architetto, Bologna), Mario Oliva (Alghero - Operatore Turistico), Speranza Piredda (Alghero - Medico). Giovanni Delrio (Alghero - Pescatore), Luigi Addis (Alghero - Impiegato), Loredana Sau (Alghero - Commerciante), Salvatore Addis (Alghero - Commerciante), Annalisa Sau (Alghero - Commerciante), Elisabetta Tedeschi (Imprenditrice, Bologna), Gaia Vivaldi (Studentessa, Bologna).

18 commenti:

Anonimo ha detto...

ottima iniziativa!

Anonimo ha detto...

Oltre che ottima necessaria per una vera democrazia dal basso

Anonimo ha detto...

La vedo molto male per queste elezioni, una candidatura di Mauro Bulgarelli rappresenterebbe se non altro un primo passo. Sapere con certezza per chi andare a votare!!!

Anonimo ha detto...

Aderisco all'iniziativa, sopratutto se diventa anche occasione di incontro tra movimenti, associazioni,cittadini e partiti.

Unknown ha detto...

per alessandro: ci stiamo attrezzando per mettere in piedi un'assemblea per venerdì prossimo a Cagliari per discutere del programma e delle liste della Sinistra l'arcobaleno

Anonimo ha detto...

Aderisco anche io a questa iniziativa che ritengo importante per la Sinistra in Sardegna.
Annalisa

Anonimo ha detto...

Per Bulgarelli campagna elettorale, senza Bulgarelli candidato partira' "la otra campagna" come in messico. Andremo in giro a dire di non votare e a parlare dei punti programmatici che ci interessano, che lui ha sempre portato avanti e che porterebbe ancora vanti se candidato.
el Sup

Anonimo ha detto...

Grande el sup!
Sono perfettamente d'accordo. O custu o nisba!

Anonimo ha detto...

ho aderito alla campagna di sensibilizzazione per la candidatura di Mauro, un compagno, aggiungo un compagno comunista. Di questi tempi non è poco. Anzi!

Anonimo ha detto...

Purtroppo essendo di Milano non potro' votare per Mauro, ma agli amici della Sardegna va' tutto l'augurio e la gratitudine per questa iniziativa. Mauro e' un caro amico con cui abbiamo condiviso diverse iniziative, anche in America Latina e altre ci aspettano. Ciao, Alberto Vitali

Anonimo ha detto...

riguardavo le immagini e gli scritti del sito www.dalbasso.org e con malinconia non posso che dire che se non ricandideranno Bulgarelli non credo che rivedremo un parlamentare italiano dire e fare quelle cose in palestina, nel paese basco, davanti ai cpt, in sardegna contro le basi e la repressione!
Quanto e' bella la politica viva (nostra e di Mauro) e quanto e' triste la politica morta!

Anonimo ha detto...

http://www.aprileonline.info/notizia.php?id=6713

I Verdi "oltre" l'Arcobaleno
Ida Rotano, 05 marzo 2008
Politica
In Lombardia e a Milano i vertici del Sole che ridono si "autosospendono" dal partito in aperta polemica con la vicenda delle candidature della Sinistra Arcobaleno. I nomi calati dall'alto hanno fatto esplodere il malcontento. In Sardegna, il 75% degli iscritti abbandona la Sinistra considerata "binario morto" e sceglie di allearsi con l'Italia dei Valori e con il Pd. Di quanto accade nell'isola, parliamo con i coordinatore regionale Pino Zarbo
Alle elezioni di aprile i Verdi della Sardegna saranno ospitati nelle liste dell'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro e, quindi, saranno alleati del Pd di Walter Veltroni. Lo strappo con i vertici nazionali del partito, alle urne con la Sinistra arcobaleno, è stato ufficializzato oggi. " È solo una minoranza - ha tagliato corto il leader del Sole che ride Alfonso Pecoraro Scanio - i rappresentanti ufficiali dei Verdi in Sardegna stanno con la Sinistra arcobaleno". Ma quanto è profonda la spaccatura? Lo abbiamo chiesto a Pino Zarbo, portavoce regionale dei Verdi in Sardegna.

Pino, cosa succede in Sardegna?
Entrare nella Sinistra arcobaleno è stata un'imposizione dall'alto, mai digerita, che ci causato tanta sofferenza. Il Sole che ride è una federazione, non un moloch che Roma può decidere di spostare a suo piacimento, senza consultare le realtà locali. Qui nell'Isola, la linea politica è diversa, negli ultimi anni noi Verdi abbiamo lavorato per distanziarci dalla sinistra radicale. Il loro programma non ci rappresenta e non rende onore ai nostri ideali. Fondersi e confondersi con loro, presentarsi alle urne con loro, vuol dire finire su un binario morto, vuol dire sposare l'ambientalismo del "non fare".

L'alleanza con Veltroni vi da più garanzie? Di Pietro non ha brillato in sensibilità ambientale come ministro dei lavori pubblici. Non ti sembra una contraddizione?
Siamo pronti a dare il nostro contributo, nel Pd potremo rappresentare l'ambientalismo "del fare". Tra i valori del partito di Di Pietro c'è anche l'ambiente. E ci unisce l'estrema attenzione per la questione morale.

Cosa significa "ambientalismo del fare"?
Significa essere ambientalisti propositivi. Ho sempre pensato di far parte, globalmente, di tutti i Verdi. Non del "non fare". Per esempio, anche la vicenda campana non è stata delle migliori, i Verdi avrebbero dovuto fare molto più chiasso e in anticipo rispetto alla lentezza con la quale si sono mossi. Non siamo contro i termovalorizzatori (ora in Campania si rischia la peste!) che, però, sono l'ultimo stadio, l'estrema ratio: avremmo dovuto batterci per differenziare e riciclare. Infine, il restante 8 o 10 percento dei rifiuti va bruciato. Quindi, con una adeguata politica di "prevenzione", basterebbero poi molti meno termovalorizzatori.
Più in generale, il nostro contributo all'Italia dei Valori e a Veltroni nasce dall'esigenza politica di arginare l'avanzata della destra. È questa la prima emergenza. Entrare in un binario morto non giova alla democrazia.

Pecoraro Scanio ha ribadito che i rappresentanti ufficiali del partito sardo stanno con la Sinistra Arcobaleno e che la vostra scelta è dettata da "problemi di candidature"...
Candidature? Non c'entrano nulla. La nostra è una scelta ideologica e la decisione, dolorosissima, di non aderire alla Sinistra Arcobaleno e di confluire nell'IdV, è condivisa da oltre il 75 percento degli iscritti sardi. Ci sono i due consiglieri della circoscrizione e tutto il consiglio direttivo provinciale di Cagliari, l'intero direttivo provinciale di Nuoro e di Olbia, i soci e gli iscritti di Sassari, metà del direttivo del Medio Campisano. Non li ho sentiti e quindi posso dire che, forse, l'unica a non condividere la nostra scelta è la neo-provincia del Sulcis, ma non posso affermarlo con certezza. Se pecoraro ha dichiarato che siamo una minoranza, allora non possiamo che rispondergli che, come leader nazionale, non ha certo contezza di quanto succede nella Federazione del Sole che ride. Sicuramente non ha ascoltato i Verdi sardi.

Cosa succede ora nei vostri rapporti con il partito?
Come ho già detto, il nostro è sempre stato un partito federale e federativo anche se poi, dallo Statuto, rischiamo la cacciata. Ma almeno siamo stati coerenti con le nostre politiche. Vedi, se l'adesione "d'imperio" alla Sinistra Arcobaleno è solo una strategia per mantenere le poltrone senza fare un referendum tra gli iscritti legittimati a decidere, non ci si può poi stupire delle reazioni...
Quello che auspico è che da Roma rispettino appieno l'autonomia e la federazione della Sardegna.

Oggi, il Consigliere regionale lombardo, l'assessore al Territorio della Provincia di Milano, il presidenti provinciale e comunale milanesi del partito, i consiglieri comunali di Milano, tutti in quota Verdi, hanno deciso di autosospendersi dal partito in aperta polemica con la vicenda delle candidature della Sinistra Arcobaleno. A tua conoscenza, ci sono altre "fibrillazioni" in giro per l'Italia?
So che i Verdi sono in grave sofferenza in molti posti: Umbria, Alto Adige, Trentino... non sono in collegamento telefonico con loro, ma se queste notizie venissero confermate, allora potrei parlare di "collegamento telepatico". Il nostro ruolo deve essere quello di costruire, non di sparire.

Anonimo ha detto...

http://www.altravoce.net/2008/03/06/arcobaleno.html
I verdi in fuga scomunicati da Roma,
scambio di accuse con la sinistra
Accordo ancora da definire con IdV
Dissidenti “verdi” di rabbia e Verdi ufficiali arrabbiati con i dissidenti: la fuga al centro annunciata dalla federazione sarda provoca un piccolo terremoto nel partito di Alfonso Pecoraro Scanio. Da Roma arriva la censura per l'accordo con l'Italia dei Valori, motivata da un fatto semplice semplice: «La federazione regionale dei Verdi è stata commissariata dopo le ultime elezioni regionali, pertanto non esiste alcun organismo regionale, né alcun coordinatore, in quanto non esistono organismi legittimati in tal senso», spiega in una nota il garante Marco Lion. Quindi «nessuno può dichiararsi rappresentante dei Verdi sardi». Con tanti saluti al segretario Pino Zarbo, protagonista dello strappo insieme ai giovani del partito.

Lo scossone non intacca minimamente la base dell'Arcobaleno. La testimonianza è tutta nella replica del segretario di Rifondazione, Michele Piras. Da un lato annota la nomina da Roma di Elettra Deiana come capolista alla Camera (al Senato è confermata la sindacalista Cgil Marinora Di Biase), dall'altra si impegna a sminuire il significato della fuoriuscita: «Una politica vera, di rinnovamento, avrebbe bisogno di giganti, non di nani e buffoni di corte. Il fatto che il coordinatore dei Verdi non fosse un uomo di sinistra lo sapevano anche i muri di Selargius. Che avesse anche assunto le vesti di un saltimbanco lo scopriamo solo ora».

Tutto prima dell'appello per un intervento dal nazionale, invocato «a tutela della grande tradizione politica e culturale dei Verdi». Appello raccolto e rilanciato dalla segreteria romana: «Anche se alcuni hanno fatto la scelta di tentare un'elezione con Di Pietro», scrive Lion, «la storia del movimento verde della Sardegna continuerà con quanti, e nella regione sono la stragrande maggioranza, hanno condiviso la scelta di costituire la Sinistra Arcobaleno».

Il ragionamento di Piras e Lion corre su binari paralleli: mettono l'accento sulla scelta di accasarsi con il partito guidato da Antonio Di Pietro. «Dubito», attacca il segretario del Prc, «che ci sia altro luogo della politica che meglio della Sinistra arcobaleno possa rappresentare le istanze dell'ecologismo e della valorizzazione dell'ambiente. Sicuramente non l'Italia dei Valori dell'ex ministro dei Lavori pubblici: messa così sembra proprio una contraddizione in termini». Il verde nazionale rincara la dose: l'obiettivo è quello di «garantire un modello di sviluppo alternativo e sostenibile», quindi «certamente opposto alla visione cementificatrice e asfaltatrice teorizzata e portata avanti dall'uscente ministro dei Lavori pubblici che peraltro, a seconda di come tira l'aria, è anche a favore o contro gli inceneritori. Ultimamente, lo sappiano i fuoriusciti, è a favore».

Viene il dubbio che a Roma la scissione non sia stata gradita. Il garante dei Verdi ricusa, in pratica, la replica che Zarbo aveva rilanciato: sulla richiesta di un intervento dal nazionale, il segretario dei Verdi aveva chiarito a Piras «che l'origine dei nostri due partiti parte da basi completamente diverse: nella nostra storia non c'è traccia di “centralismo democratico”». Smentito. Eppure non era stato tenero: «Non mi sono mai permesso e mai lo farò di entrare nel dibattito interno agli altri partiti, così come tu stai facendo, acquisendo diritti su un simbolo e una identità che ci ha visto contrapposti, a titolo di esempio, nel referendum sulle scorie: dove avete immolato la difesa dell'ambiente dei territori e della salute dei cittadini cedendo al solito ricatto del posto di lavoro». Niente «baratto di posticini», piuttosto «il desiderio reale e concreto di arginare l'avanzata delle destre e di Berlusconi», nella convinzione che «un voto dato a Veltroni valga due volte quello dato all'Arcobaleno».

Anche perché gli eventuali “posticini” sembrano non essere più così sicuri come apparivano due sere fa: gli accordi sono ancora da perfezionare. Con qualche mugugno, dentro l'Idv, per il secondo posto ipotizzato per lo stesso Zarbo al Senato (dopo Adriano Salis, molto probabilmente) e per l'assessore comunale nuorese Tonino Deriu, dietro Federico Palomba alla Camera.

Anonimo ha detto...

"Non siamo contro i termovalorizzatori (ora in Campania si rischia la peste!) che, però, sono l'ultimo stadio, l'estrema ratio: avremmo dovuto batterci per differenziare e riciclare. Infine, il restante 8 o 10 percento dei rifiuti va bruciato. Quindi, con una adeguata politica di "prevenzione", basterebbero poi molti meno termovalorizzatori."

Disinformato e superficiale, in Italia esistono già 80 inceneritori che bruciano l'8% del totale dei rifiuti prodotti (dati del Ministero della Salute, non miei). Nelle province più virtuose si riesce a differenziare al massimo il 60%-65% dei rifiuti, resterebbe un 40-35% che andrebbe conferito in discarica o all'inceneritore. E dall'incenerimento ( e non spacciatelo per termovalorizzatore, con la scusa che recupera energia. Sta passando l'idea che la monnezza sarà il carburante del futuro, e sarà un affare d'oro. Rischiamo di diventare gli emirati italiani della monnezza...?)residua sempre un 30% di scorie tossiche da conferire in discariche speciali. E questo sarebbe l'ambientalismo del fare? Far danno sicuramente, con buona pace di Langer.
Luisella

Anonimo ha detto...

su Il Manifesto del 05/03/2008 leggo "Mentre la federazione di Rifondazione in Sardegna non gradisce l'arrivo di candidati nazionali (si parla di Elettra Deiana come capolista) e punta sul giovane segretario Michele Piras o, visto che una donna non dispiacerebbe a via del Policlinico, Marinora Di Biase della segreteria regionale della Cgil."...
che si fa ora compagni? come si evita di disperdere l'esperienza di "unità dal basso"?
saluti comunisti AleC

Anonimo ha detto...

Ma come, proprio Lion che ha sempre avvallato tutte le 'scalate' di Zarbo adesso lo rinnega !?
I Verdi alla frutta vanno con gli ambientalisti del fare ... cancrovalorizzatori, gassificatori, TAV, G8 ecc. in nome della 'crescita' e dello sviluppo pseudo sostenibile. Complimenti !
Alessandro

Anonimo ha detto...

SETTE BUONE RAGIONI
PER VOTARE “SINISTRA CRITICA” E ASTENERSI DAL BIPOLARISMO


“La situazione è disperata, ma non seria”
Stiamo vivendo nel nostro paese una specie di congiunzione astrale: una crisi generale di sistema, una grave precipitazione politica e una fase terminale della sinistra. In ciò consiste la condizione disperata. Ma questo strano paesaggio non conosce notte ed è condannato allo sfavillio bipolare. E’ presidiato ovunque da leader strafatti, su autobus verdolini color findus e su convogli azzurrini color lines, mentre un disfatto arcobaleno si libra nel vuoto. In ciò consiste la condizione non seria.

“Gli ultimi saranno i primi” (la crisi generale di sistema)
Siamo ormai ultimi tra i vecchi soci dell’ Unione Europea, il mitico treno dell’euro forte; e siamo i primi nella recessione mondiale, la china imperiale del dollaro debole. Paghiamo la bancarotta politica e finanziaria dai due lati e la paghiamo in anticipo; a gestirne il decorso continuano ad essere esattamente gli stessi bancarottieri. Anche sul tenore di vita del ceto medio, puntuale come la luna, si profila ogni mese l’orizzonte della “terza settimana”, finora riservato al panorama esistenziale dei ceti poveri. Il capitalismo comincia a temere per sé stesso e questo timore irrigidisce la morsa sui lavoratori. L’allucinante incremento delle morti sul lavoro è solo un indice di questa devastazione.

“Piccola storia ignobile” (la precipitazione della crisi politica)
L’incertezza nel guardare al futuro si alimenta con la vergogna di guardare al passato. La “modernizzazione” italiana è iniziata nel 1992, con una finanziaria da 90.000 miliardi e la svendita delle banche dell’IRI; è cresciuta dal 1993 con il blocco dei salari e la strozzatura delle pensioni; è entrata nella new economy con la grande abbuffata delle privatizzazioni e la nuova iniziazione alla guerra. Goldman Sachs e Banca d’Italia, Prodi e Draghi, Amato e D’Alema hanno guidato insieme questo processo, entro il quale la destra ha trovato il suo straordinario brodo di coltura. Berlusconi non è il padre, ma il figlio e l’erede di questa stagione.

“Non sappia (fare) la tua sinistra quel che fa la tua destra” (la fase terminale della sinistra liberista)
Vi è un profondo senso politico nella morale evangelica, e di esso si coglie la misura soprattutto quando lo si è perso. E’ allora che prende senso il suo esatto rovescio; è il nuovo uomo-simbolo del Partito Democratico, il presidente di Federmeccanica Calearo, a enunciarne la nuova forma: “In Italia solo la sinistra è in grado di fare riforme di destra” (sic.). Questa affermazione non ha soltanto la generale presunzione del Verbo; essa oggi illumina il significato profondamente immorale del Pacchetto Treu, della legge 30, del cuneo fiscale, della riforma del welfare e di tutto ciò che irride al lavoro, inteso come primo intimo problema di ogni cittadino e come primo fondamento della Costituzione.

“Rain-boh” (l’evaporazione della “ sinistra radicale”)
Quello che oggi si chiama l’arcobaleno è il risultato di un errore radicale, e questo è l’unico aspetto di radicalità di quella parte comprimaria recitata nella mitica Unione. La cosiddetta “sinistra radicale” ha esordito pubblicamente, dopo i noti funambolismi del suo capo, con la “fabbrica del programma”: 283 pagine di radicale disastro politico oggi ripudiate riga per riga da tutti i coeredi; si è poi misurata in proprio come “cantiere delle sinistre” tra la vuotezza della finta protesta contro Bush e l’inutilità delle rivendicazioni sul welfare. Non è riuscita in alcun modo ad opporsi ai “cantieri” della guerra, né alle “fabbriche” della flessibilità: raramente evocazioni operaie così impegnative sono risultate tanto sconclusionate. Di qui l’opzione estetica per l’arcobaleno.

“Il martello e la falce” (la campagna ideologica per la cancellazione del lavoro)
Il martello e la falce tornano ancora una volta in questione come idee fisse, e precisamente come paranoie di chi ne vuole l’eliminazione. (La citazione “In God we trust” sulle banconote da un dollaro é per se stessa blasfema, ma nessuno ne chiede la cancellatura). Benché siano strumenti desueti, non è vano insegnare ai giovani che il martello ha fatto la Pietà di Michelangelo e che la falce, prima che il grano per il raccolto, ha fatto il grano per la semina. Si possono fare Pietà di plastica e cereali Monsanto, ma il senso della storia non può essere industrialmente plastificato né geneticamente modificato; e il senso della storia, oggi come ieri, è anche il sentimento della rivoluzione.

“Sinistra Critica” (un progetto per la sinistra non geneticamente modificata)
“Sinistra Critica” è nata nel 2004, in Rifondazione Comunista, come area di opposizione all’ alleanza col centrosinistra e al progetto del governo Prodi; le gravi scelte del partito sulle missioni militari e sulla politica sociale hanno poi determinato, con l’espulsione del senatore Franco Turigliatto, la formazione di un autonomo progetto politico: ecologista, comunista, femminista. “Sinistra Critica” non è un partito politico, è una proposta di organizzazione dell’opposizione anticapitalista.

Queste elezioni sono “sbarrate” dai quorum e dall’inganno del voto utile, sollecitato da Veltroni e da Berlusconi con invito incrociato. Queste elezioni inquinano la democrazia parlamentare in quanto i futuri deputati e senatori, prima che “eletti” dai cittadini, sono “nominati” dalle oligarchie di casta, ed in forza di tale appartenenza essi sono di fatto spogliati del dovere costituzionale di agire in Parlamento “senza vincolo di mandato”.

“Sinistra Critica “ è la possibilità di un voto secondo coscienza: essa non si presenta alle elezioni per raccogliere, si presenta per seminare. Benché questa difficile semina avvenga su terra bruciata, su una popolazione privata di speranza e su giovani costretti a dimenticare il futuro, i quorum di sbarramento non avranno su di essa potere alcuno.

Anonimo ha detto...

i succhiaruote anche se compagni sono odiosi. non sporcate questo blog!!!!!!!!!!